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Maronna rô Rusariu
Secondo
la tradizione la Madonna apparve a S. Domenico (1170-1221)
e gli indicò nella recita del Rosario un'arma
efficace per debellare l'eresia albigese.
Nacque così la devozione alla Corona del Rosario,
che ha il significato di una ghirlanda di rose
offerta alla Madonna. Promotori di questa
devozione sono stati i domenicani, ai quali va
anche la paternità della Confraternita del
Rosario.
Fu un papa domenicano, S. Pio V, il primo a
raccomandare ufficialmente la recita del Rosario,
che in breve tempo divenne la preghiera popolare
per eccellenza, da recitare la sera in famiglia.
A Comiso la
devozione per la Madonna del Rosario è viva
soprattutto nella Chiesa della SS. Annunziata.
Un altare alla Madonna del Rosario si trovava
nella chiesa precedente, cioè quella che fu
gravemente danneggiata nel 1693. Anche nell'attuale
chiesa Le è dedicato un altare, che presenta
sculture in legno realizzate nel 1852 da
Salvatore Valenti di Palermo.
Nella nicchia sopra l'altare c'è un gruppo
statuario in cartapesta della Madonna del Rosario
con san Domenico, realizzato nel 17° secolo (1ª immagine a lato).
Presso la stessa chiesa con Privilegio del 21/04/1594
fu istituita, per iniziativa del padre gesuita
Gaspare Paraninfo, l'Arciconfraternita del SS.
ROSARIO.
Nella sede
dell'Arciconfraternita c'è un piccolo gruppo
statuario processionale della Madonna con san
Domenico. (2ª immagine a lato)
La Chiesa
Cattolica fa memoria della Beata Vergine del
Rosario il 7 ottobre.
Nella Chiesa dell'Annunziata l'8 maggio alle ore
12 si fa la Supplica alla Madonna del Rosario,
mentre il 7 ottobre si celebra la festa
liturgica, preceduta da un triduo di
preparazione.
La Madonna del Rosario, inoltre, è la Santa
Patrona di Pedalino.
In questa pagina è riportato il testo del canto
Maronna rô Rusariu, composto nel 2007.
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